Report Seconda Giornata 8 ottobre 2020

Report Seconda Giornata 8 ottobre 2020

 

La seconda giornata di #IGFIitalia2020 ha visto l’alternarsi di sessioni plenarie e parallele, ospitate all’interno del circuito delle Camere di Commercio con oltre 50 tra speaker relatori e moderatori.

Importante la partecipazione di tanti utenti che, anche durante questa giornata, hanno potuto seguire i lavori ed intervenire, live o attraverso la piattaforma Zoom.

 

La giornata è stata caratterizzata dal fil rougue dei quattro temi cardine dell’IGF 2020: fiducia e sicurezza, inclusione, data governance e sostenibilità.

 

Il tema della fiducia e sicurezza è comparso soprattutto in relazione alla gestione dei contenuti durante il periodo della pandemia da COVID-19 e all’attenzione a fenomeni preoccupanti e diffusi, quali fake news, hate speech e cyberbullismo, che rappresentano una minaccia concreta alla sicurezza degli utenti online.
Partendo dalla sessione “Le nuove professioni nell’era digitale”, moderata da Glauco Benigni e dedicata alle difficoltà dei content creators e alla mancanza di tutele subita da molti lavoratori e lavoratrici di questo settore, passando per le sessioni dedicate a Sicurezza e cyberbullismo e ai rischi legati all’uso del web e dei social network, gli spunti per riflettere criticamente su questi temi non sono certamente mancati.
Nelle due sessioni moderate rispettivamente da AICA Calabria e Sia Partners poi, è stato possibile discutere di creazione di consapevolezza, alfabetizzazione digitale, disinformazione e comunicazione e del ruolo che questi fattori hanno nello sviluppo di valori e nel rispetto dei diritti.

Tema, quello del diritto, affrontato anche in relazione alla governance dei dati ed emerso sia nella discussione sulla Carta dei Diritti di Internet condotta dal gruppo di giovani guidato dalla professoressa Monica Palmirani, sia in merito alla decisione di adoperare sistemi di intelligenza artificiale per la semplificazione e la velocizzazione di pratiche burocratiche, soprattutto nella pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (AI) infatti, le discussioni sono decisamente aperte e necessitano di spazio e pensiero critico, sia in merito alle ripercussioni etiche legate all’utilizzo di tali sistemi sia alla gestione dei dati. L’attenzione alla gestione dei dati deve riguardare non solo le modalità con cui questi sono raccolti e conservati, ma anche i criteri con i quali sono selezionati ed il design dei sistemi di raccolta stessi.
Queste discussioni si rendono maggiormente necessarie in campi delicati quali quelli del diritto e della giustizia. L’attenzione deve essere sempre più alta, dato il moltiplicarsi di pratiche potenzialmente pericolose come quelle legate al profiling, ma anche all’e-procurement, oggetto di forte dibattito soprattutto in relazione all’assegnazione degli appalti, come ha dimostrato la sessione dedicata: “Dubbi e incertezze dei giudici amministrativi nei confronti dell'e-procurement”, curata da innovaPuglia e Pasquale Lopriore

Non bisogna nascondere che l’intelligenza artificiale può indubbiamente migliorare la nostra vita, ma è necessario discutere delle sue finalità di utilizzo affinché sia possibile costruire una efficace regolamentazione, come provano a stabilire i principi di Asilomar: .https://futureoflife.org/ai-principles/?cn-reloaded=1&cn-reloaded=1&cn-reloaded=1 e come evidenziato durante la sessione parallela dal titolo: “Usi e abusi dell’ia: potenzialità tecniche, legalità e conflitti etici verso un’umanità digitale sostenibile”, a cura di UNIDPO (Unione Nazionale Italiana Data Protection Officer) e con la moderazione di Stefano Mastella.

 

Se quelli della sicurezza, dei valori e dell’educazione sono temi ricorrenti, va sottolineato anche il forte ruolo che ha in tutto il dibattito l’impresa: il sistema produttivo ha ormai riconosciuto le incredibili potenzialità propulsive insite nella digitalizzazione, finalizzate alla creazione e all’impiego di modelli sostenibili.

 

La sostenibilità è infatti un altro dei temi chiave di questo forum ed è stata al centro di un gran numero di sessioni in questa giornata, quali quella su “Internet per la crescita sostenibile e l’economia circolare”, moderata da Andrea Granelli e che ha visto la partecipazione di interventi di spicco, da Klaus Algieri ed Erminia Giorno, rispettivamente Presidente e Segretaria Generale della Camera di Commercio di Cosenza, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Danilo Iervolino, Presidente di Universitas Mercatorum, Carmine Di Nuzzo, Ispettore generale per l'informatica e l'innovazione tecnologica, MEF, Ragioneria Generale dello Stato e Andrea Lanza dell’Università della Calabria. I relatori hanno discusso di come la sostenibilità rappresenti un’opportunità notevole per lo sviluppo di nuovi modelli di business. E’ stato ribadito più volte quanto sia fondamentale che questi nuovi modelli nascano dalla circolarità e forniscano servizi volti alla riproduzione della sostenibilità stessa, non solo in termini ambientali ma anche di gestione di impresa, con lo sviluppo di competenze imprenditoriali adeguate.

È infatti necessario creare sistemi utili a tali direzioni, ricordando che si tratta sempre di sistemi economici e che in quanto tali hanno bisogno di strutture che siano trasparenti ed efficienti al fine di garantirne un opportuno funzionamento.
In un periodo di incertezza avere la possibilità di progettare e investire in un settore tanto prolifico rappresenta un’incredibile fonte di fiducia nel futuro, rispetto al quale si può riflettere anche in termini di inclusione, tema che spesso sottende gli altri tre di IGF 2020, specialmente quando si parla di accesso, formazione e alfabetizzazione e che potrebbe essere pensata però, anche in termini di comunicazione.
Un’inclusione che funziona infatti, non può prescindere da un modello di comunicazione e scambio efficace, come quello di cui avremmo bisogno tra i vari stakeholders coinvolti nell’internet governance, soprattutto quando si parla di rapporto tra settore pubblico e privato, che dal loro dialogo costruttivo dovrebbero facilitare la trasmissione di quei saperi di cui necessitiamo per favorire non solo il miglioramento delle infrastrutture e dei sistemi, ma per spingere verso un’innovazione che sia reale e sostenibile.

 

Tale paradigma ci è stato ricordato anche durante la sessione “Economia digitale e impresa digitale, il ruolo del web per la ripartenza dell’economia”, con il suo panel nutrito, moderato da Antonio Romeo Dirigente - Direzione innovazione organizzativa e digitale - di Dintec Consorzio per l'innovazione tecnologica, Diego Ciulli, Public Policy Manager di Google Italia, Sara Cendaroni di  e-Bay Italia e Nello Iacono, del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che hanno discusso della diffusione degli e-commerce durante questa pandemia e dei rischi e delle opportunità legati a tale trend, in termini di crescita, sicurezza e affidabilità.

Temi quest’ultimi che possiamo ritrovare anche nella discussione sulle cosiddette smart-cities e di come possano effettivamente trovare applicazione nel nostro paese. Le città stanno infatti crescendo quotidianamente e ciò comporta una gestione dei problemi certamente più complessa. La tecnologia, in questo senso, rappresenta un aiuto fondamentale, in quanto possiamo sfruttarla per capire meglio i fenomeni nei centri urbani